Theda Bara, la prima “vamp” della storia

Theodosia Goodman nacque a Cincinnati nel 1885. Era una delle tante attrici del cinema muto in cerca di una svolta per la sua carriera, quando fu scelta per il ruolo di Siren of Hell nel 1915: una donna a 30 anni, a quell’epoca, era considerata ormai in declino.
Eppure non molto tempo dopo recitò ancora in A Fool There Was, impersonando una donna single amante di gioielli, bei vestiti e soldi, che seduce un uomo sposato e gli prosciuga il conto bancario fino all’ultimo centesimo.
Il grande pubblico rimase affascinato da questa nuova arrivata sul grande schermo, che sembrava essere apparsa dal nulla per creare scompiglio: divenne la vamp per eccellenza, una vampira che vampirizzava gli uomini e li conduceva alla follia.

Tra il 1915 e il 1918, è apparsa in 33 film tra cui The Galley Slave, Sin, Destruction, The Serpent, The Tiger Woman, The Rose of Blood, The Forbidden Path e When a Woman Sins.
Purtroppo solo uno di questi film è arrivato sino a noi dopo l’incendio del caveau della Fox del 1937, che ha visto la maggior parte dei film muti dello studio, conservati in un magazzino nel New Jersey, distrutti.
Il muto le consentì di inventare per sé origini affascinanti e fantasiose: dimenticando la sua infanzia ebrea in Ohio, Theda Bara – in realtà anagramma di “Morte araba” – si reinventò raccontando di essere nata “all’ombra delle piramidi”, di orgine francese e di essersi formata a Parigi con la sirena del cinema Sarah Bernhardt.
Mentre promuovevano il film Cleopatra del 1917, i suoi pubblicitari affermarono falsamente che fosse “la figlia di uno sceicco arabo e di una donna francese, nata nel Sahara” mentre continuavano a costruire la sua immagine di “donna sfrenata” ed esotica.
In altre occasioni è stata descritta come la figlia di origine egiziana di un’attrice francese e di uno scultore italiano per soddisfare la sete del pubblico americano per tutto ciò che è esotico e mediorientale.
Al culmine della sua carriera Theda guadagnava oltre 3mila dollari a settimana, che è più di 50.000 dollari in denaro di oggi.
Era famosa non solo per le sue parti demoniache, ma anche per i suoi costumi succinti, tra cui alcuni che nascondevano a malapena i capezzoli e il pube, caftani nudi riccamente decorati con paillettes e occhi pesantemente ricoperti di trucco.
I suoi costumi osé furono in realtà vietati dal codice di produzione del 1930 mentre si cercava di impedire che i film diventassero troppo audaci o inappropriati per il pubblico di massa.
Le riviste dell’epoca la chiamavano “La regina dei vampiri”, “La donna più malvagia del mondo”, “L’angelo d’avorio del Pugatorio”, “L’ancella del diavolo” e “La sacerdotessa del peccato”. ‘.
The Guardian afferma che Theda aveva “canzoni scritte su di lei, bambini che portavano il suo nome, un profumo e persino un panino (prosciutto tritato, maionese, pimento affettato e sottaceti dolci su pane tostato – servito caldo) creato in suo onore”.
Theda non è mai apparsa in un film “talkie”, la sua carriera si concluse con un cortometraggio del 1926: 45 Minutes from Hollywood. La fine del cinema muto e, forse, la vecchiaia, la tradirono.
Nonostante migliaia di proposte che le giunsero da uomini di ogni provenienza, sposò il regista britannico-americano Charles Brabin nel 1921 e la coppia non ebbe mai figli.
Nell’aprile 1955, Theda morì di cancro allo stomaco e ora è sepolta nel Forest Lawn Memorial Park a Glendale, in California.


Pubblicato

in

da

Tag: